Alimentazione Koshèr


Nella religione ebraica ogni aspetto della vita è indirizzato da precise norme comportamentali, compresi i comportamenti alimentari.
Descriverò in breve queste norme e requisiti, facendo poi un parallelismo nelle prossime settimane con le norme Halal, dettate dalla religione Musulmana.

Nel caso della religione ebraica si parla di cibo Koshèr o Kashèr, ovvero di cibo buono, puro, adatto, oppure di cibo Tarèf, cioè non adatto. Per il cibo Koshèr sono richieste norme molto precise e scrupolose chiamate kasherùt e consistono nel non nutrirsi di sangue o di carne non macellata secondo le disposizioni della tecnica shechità, è vietato nutrirsi di animali morti di morte naturale. Per gli animali permessi vengono indicate 4 grandi categorie: quadrupedi (sono ammessi animali ungulati ma con unghia fessa bovini, ovini, caprini, antilopini ma non cammelli e dromedari, ne'suini), insetti (permessi solo grilli e cavallette), volatili (nel Deuteronomio vi è un elenco dettagliato di uccelli considerati immondi), acquatici (devono avere squame e pinne, quindi sono esclusi crostacei e molluschi e le uova sono permesse solo di pesci Koshèr); non sono ammessi animali striscianti o a diretto contatto con il suolo.
Le prescrizioni inoltre riguardano anche le modalità di consumo: ad esempio latte e carne vanno consumati separatamente ad almeno 72 ore di distanza,e ciò comporta anche l'uso di attrezzature diverse pentole, posate, lavabi, congelatori. Latte e derivati devono provenire da animali Koshèr, i formaggi vanno prodotti con caglio Koshèr o vegetale; frutta e verdura  possono essere consumati ma con estrema attenzione alla presenza di insetti proibiti, Il consumo di cibi lievitati è proibito durante la Pèsach (Pasqua ebraica), in cui si consuma pane azimo.

Parte fondamentale è la shechitàh, ovvero la macellazione rituale, legittimata da un apposito regolamento anche in Italia, che avviene per  dissanguamento, alla presenza di di un esperto specificamente addetto e deve essere preceduta da un rituale religioso e una preghiera di benedizione, successivamente la carne viene essiccata o salata per eliminare qualunque traccia di contaminazione da sangue.
Il mercato Koshèr è ampiamente diffuso in Israele e negli USA , ma anche in Europa sta prendendo un interesse commerciale, ad esempio in Italia si produce già un Parmigiano DOP secondo le regole kasherùt.